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martedì 30 aprile 2013

American Folk Blues Festival 1962-1966 vol. 1

Circa 40 anni dopo il fatto, questa deve essere una delle più belle collezioni del blues mai riuniti in video. Grazie ad un paio di giovani promotori che hanno portato i musicisti in Europa - dove sono stati trattati con un bel po 'di più il rispetto e la dignità che in America - si ottengono una straordinaria lineup di bluesmen e donne: Muddy Waters, Sonny Boy Williamson, Buddy Guy, John Lee Hooker, Sippie Wallace ... l'elenco potrebbe continuare.
I loro concerti (diversi in contesti down-home stagy ma efficace) davanti a un pubblico tedesco piuttosto formale, ma riconoscente farli suonare in alcune combinazioni interessanti (T-Bone Walker supporto Memphis Slim, Otis Rush con Junior Wells), anche introducendo un altro ( Williamson chitarrista Lonnie Johnson, un anziano statista del tour: "Un bel musicista") - e tutti con grande suono (mono, ma sempre impeccabile) e le immagini (in bianco e nero).
Questo è uno per gli appassionati di blues al tesoro.
Reelin 'negli anni Productions, in associazione con la Experience Hendrix, porterà l'American Folk Blues Festival 1962-1966 Volumes One & Two. Il AFBF era un evento annuale che ha caratterizzato la crema di musicisti blues americani barnstorming loro strada attraverso l'Europa occidentale ogni autunno dal 1962 al 1966. Registrato dal vivo in un piccolo studio televisivo in Germania, queste performance storiche e invisibili sono state perse per quasi 40 anni.
Girato con superbo lavoro della macchina fotografica e un audio puro, ogni DVD contiene 18 prestazioni complete da i più grandi musicisti blues di tutti i tempi. Catturato durante il loro periodo di massimo splendore in un'epoca di documentazione video scarsa, questi DVD sono veramente uno dei più singolari e preziosi documenti visivi del blues.
Gli folk americano Blues Festival caratterizzato un emozionante caleidoscopio di talenti che includeva artisti del calibro di Muddy Waters, Howlin ' Wolf, Willie Dixon, John Lee Hooker e Sonny Boy Williamson a giocare a fianco di altre leggende come T-Bone Walker, Lightnin 'Hopkins, Mississippi Fred McDowell, Memphis Slim e Big Mama Thornton per creare il gruppo più significativo di artisti blues mai riunita!

BMW R 1200 GS wc

sabato 27 aprile 2013

GIORGIO BASSANI doc.



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MATILDE BASSANI FINZI INTERVISTATA DA ENZO BIAGI

Giorgio Bassani

Tullia Zevi

In ricordo di Tullia Zevi (1919-2011) giornalista e scrittrice italiana, voce dell'ebraismo, pubblichiamo un breve brano tratto da "FILM STORY - EBREI OGGI" di ENZO BIAGI.
La scrittrice racconta la sua Ferrara e la posizione della sua famiglia nei confronti del libro di Bassani: Il giardino dei Finzi Contini.



giovedì 25 aprile 2013

Drywood - 1973 Les Blank

J'ai Été Au Bal (Les Blank - 1989)

Les Blank




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In memoria del documentarista scomparso di recente, straordinario esploratore di ciò che sopra ogni altra cosa ci rende umani.




Il 7 aprile dopo lunga malattia si è spento Les Blank, documentarista cui vestiva stretta la definizione. Aveva 78 anni, 53 passati dietro una macchina da presa da quando una proiezione del Settimo Sigillo di Ingmar Bergman lo aveva folgorato lungo il sentiero della sua prima passione, la scrittura. Il suo ultimo lavoro è del 2007, si intitola All in this tea ed è un viaggio sulle tracce di David Lee Hoffman – una sorta di sommelier della bevanda – verso una remota zona della Cina dove crescono foglie di eccezionale qualità. Dura 70 minuti, racconta più cose sul tea di quante ne trovate in cinque monografie sull’argomento e, per quanto il soggetto possa sembrarvi eccentrico, è probabilmente uno dei film più convenzionali dell’intera produzione di Blank, ovvero una Via Lattea che include la storia di come la Polka è diventata uno dei balli più popolari del Midwest portata in spalla fin lì dagli immigrati polacchi, il racconto della secolare fortuna dell’aglio in diverse culture gastronomiche, una mezza dozzina di biografie di musicisti seminali nello sviluppo della cultura sonora americana e infine il suo essay più bizzarro e illuminante, Gap-toothed women, una pellicola del 1987 in cui Les Blank intervista un’infinità di donne nate con uno spazio tra gli incisivi, un inno alla diversità e all’esclusività di ogni individuo nonché l’opera che meglio rappresenta la sua poetica, a fianco di Always for pleasure, incentrato sulla rappresentazione di una serie di tradizioni radicate a New Orleans, la città adottiva del regista nato nel 1935 a Tampa, Florida.
Indubbiamente il lavoro più noto di Blank però è un altro, un documentario del 1982 intitolato Burden of dreams, realizzato quasi come un “making of” del leggendario Fitzcarraldo di Werner Herzog (che aveva invitato personalmente Les Blank sul set) e che a giudizio di molti (compreso il sottoscritto) è un film migliore della pur straordinaria pellicola di cui tratta. In qualità di film girato nel backstage di un altro film, nel palmo di un regista meno ispirato, Burden of dreams avrebbe potuto scivolare empiamente nel generone della riflessione meta-cinematografica oggi assolutamente di moda e già discretamente popolare trent’anni fa e invece le mani di Blank modellano una creatura autonoma, in cui le riprese dedicate alla faticosa produzione di Fitzcarraldo – domare Klaus Kinski, blandire Claudia Cardinale, trasportare un battello in mezzo alla giungla – hanno pari dignità di quelle dedicate a semplici momenti di vita delle popolazioni amazzoniche che vivono nei paraggi del set. Per merito dello sguardo di Blank – discreto ed empatico, partecipe e distante allo stesso tempo – Burden of dreams solleva interrogativi etnografici, a tratti imbarazzanti, sulla legittimità di un’ossessione artistica che sconvolge interi habitat ed esistenze e tratteggia un ritratto, ironico e profondo insieme, dell’ambigua figura di Werner Herzog, l’epicentro di quella ossessione.
Il modo in cui Blank ed Herzog si conobbero merita un paragrafo a parte. Era il 1980 ed Herzog aveva promesso all’amico e documentarista americano Errol Morris che se quest’ultimo fosse riuscito a finire il suo film, Gates of heaven, lui avrebbe mangiato una delle proprie scarpe. Persa la scommessa, Herzog dovette effettivamente mangiarsi una delle proprie scarpe e lo fece sotto lo sguardo della camera di Blank. Il risultato è Werner Herzog eats his shoe, un documentario breve, appena 20 minuti, che segue la preparazione del “piatto” e la sua consumazione mentre Herzog cadenza le sue opinioni circa l’industria dello spettacolo e i suoi effetti sulla Weltanschauung degli individui. Nonostante tutti questi presupposti, Werner Herzog eats his shoe, è uno spettacolo tenero, sicuramente divertente e in qualche modo toccante. C’è un uomo che lancia una guerra santa contro la televisione commerciale, un attimo prima di mangiare una scarpa, che è anche uno dei più grandi registi mai vissuti, ed eppure nelle immagini non c’è un singolo registro fuori posto o sopra le righe.
Nonostante i molti incroci delle loro carriere e la solida amicizia e reciproca stima che li ha legati fino alla fine, le divergenze tra Blank ed Herzog erano tuttavia più numerose delle loro affinità. Entrambi straordinari narratori con un eccezionale fiuto per storie e personaggi non convenzionali, si situavano però agli antipodi nel modo di trattarle. Dove Herzog, constatando i limiti della natura e dell’esperienza umana, li osserva e li commenta con un certo orror vacui carico di pietà ma privo di compassione, Blank li contemplava invece proprio come ciò che rende incommensurabile, unica e piena di senso la nostra condizione di esseri viventi. Non a caso la morte, in quanto limite ultimo di quella condizione, era uno dei temi ricorrenti dell’opera di Blank che amava farne parlare le persone più semplici che incontrava. Persone che offrivano di essa una lettura quasi epicurea come un personaggio di Always for pleasure, intervistato mentre segue un colorato corteo funebre a New Orleans:
You be here today, you’re gone tomorrow, you know. You don’t know what to look for after death. But you can always see what you can see in front of you. But me, you know, I like people to have a nice time, and when I leave the face of this earth, I like a little band behind me, and my friends having a nice time seeing me leave this place. But I’m living now.
A camera spenta, Les Blank era un uomo timido e non particolarmente portato a slanci di affabilità verso il prossimo, lo ammette lui stesso in diverse interviste (e lo si può constatare in questo lungo video), eppure analizzando la sua produzione è impossibile non percepire una profonda simpatia per il prossimo, che si esprime in ogni suo film nella ricerca di quel comune denominatore che ci spinge a costruire della comunità, a ballare la Polka a migliaia di chilometri da dove è nata, a inseguire la migliore qualità di tea, a sentirci speciali per avere una fessura tra i denti o a concepire il folle piano di trasportare una barca nel fitto di una giungla.

Venezia 2012 Giornata Europea Cultura Ebraica

Festa del Libro Ebraico 2012

domenica 21 aprile 2013

Susan Sarandon

sabato 20 aprile 2013

Disfatta PD







Los Lobos 'Del Este De Los Angeles'

venerdì 19 aprile 2013

Don't look now . Nicholas Roeg 1973

mercoledì 17 aprile 2013

John Fogerty and Friends Oakland Coliseum Stadium, 1989




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John Fogerty and Friends
Oakland Coliseum Stadium,
Oakland, CA
May 27, 1989

***Under Law of Fair Use. For educational purposes only. No copyrights infringements intended***
Never Buy Or Sell Live Music Recordings/Videos!

COURTESY OF: Brokedown House Productions (Kevin Tobin)

Color Pro-Shot Video Broadcast


**In Concert Against Aids**

Born On The Bayou
Green River
Down On The Corner
Rock And Roll Girls
Centerfield
Proud Mary
Midnight Special
Bad Moon Rising
Fortunate Son

Encore:
Susie Q
Long Tall Sally

Line Up:
John Fogerty - guitar, vocals
Jerry Garcia - guitar
Bob Weir - guitar
Steve Jordan - drums
Randy Jackson - bass
Clarence Clemons - saxophone (encore only)

Video Source:
Low-gen VHS -- Pansonic AG-1980 SVHS VCR --
Snell & Wilcox Professional Video Processing Amplifier--
Panasonic DMR-E100 Stand Alone DVD Recorder

Audio Source:
Shnid = 87604
Recording Info:
SBD -- Cassette Master (Sony D5/Maxell MX90)
All Transfers and Mastering By Charlie Miller
Thanks to Paul Scotton and Joani Walker for the tapes

Notes
-Video assets courtesy of Dime - thank you very much.
-SBD torrented from LL with many thanks.
-Audio synchronization by Kevin Tobin using Adobe Audition to
compress/expand the audio in multitrack mode to match the original audio.
-Video synchronization was with the help of on-line friends.
-Video patches created with Ulead VideoStudio 11 by Kevin Tobin.
-Multiplexing via TMPGEnc MPEG Editor by Kevin Tobin.
-DVD authoring via DVD Architect 6.0 by Kevin Tobin.

martedì 16 aprile 2013

Sto solo improvvisando.

lunedì 15 aprile 2013

Kid Creole & The Coconuts - Vence Nuits du Sud 2012 - Automatic !

Los Lobos Live in Toronto 2011



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Los Lobos
Toronto Jazz Festival: Metro Square -
Toronto, ON
June 28, 2011

COURTESY OF TORONTO TAPERS CONSORTIUM
Source: JVC harddisk cam mpeg2 files -- TMPGEnc V4 -- VIDEO_TS
Ratio - 16:9
Menu - PC
Chapters - Each Song
NTSC
Video: 8674 kbs 29.97 fps
Audio: AC3 384kbs

Set
1) Introduction
2) The Neighborhood
3) Yo Canto
4) Tin Can Trust
5) Luz De Mi Vida
6) Emily
7) On Main Street
8) Why Do You Do?
9) Burn It Down
10) Chuco's Cumbia
11) Jupiter Or The Moon
12) Kiko and the Lavender Moon
13) Let's Say Goodnight
14) Soy Mexico Americano
15) Ay Te Dejo en San Antonio
16) Volver, Volver
17) I Got Loaded (w/Lovelight verse)
18) Don't Worry Baby
19) La Bamba --Good Lovin' -- La Bamba
20) Evangeline
21) Cinnamon Girl



sabato 13 aprile 2013

La7 Grillo Parma 12 settembre 2012




Il giorno che mi hanno fregato il portafoglio.

Los Lobos LIVE in Montreal 1985

ROMA di Michelangelo Antonioni

martedì 9 aprile 2013

David Lindley live 1981

https://youtu.be/P-UdSQZ7CWc

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David Lindley - guitar, pedal steel, violin
Bernie Larson- guitar
Ras Baboo - percussion
Ian Wallace - drums
Jorge Calderon - bass

Little Feat - Live at Rockpalast 1977



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• "Skin It Back" • "Fat Man in the Bathtub" • "Oh, Atlanta" • "Day at the Dog Races" • "All That You Dream" • "Old Folks' Boogie" • "Dixie Chicken" • "Tripe Face Boogie" • "Feats Don't Fail Me Now" • "Willin'" • "Rocket in My Pocket"

Who Do You Love? (1973 B&W) - Quicksilver Messenger Service

mercoledì 3 aprile 2013

Rai Tre Prima della prima - Martedì 26 marzo 2013





Rai Tre Prima della prima - Martedì 26 marzo 2013