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martedì 31 dicembre 2013

the end

BMW serie R

sabato 28 dicembre 2013

La Voce Stratos - AreA




La voce Stratos è un film-documentario sulla vita e sulla figura artistica di Demetrio Stratos. Il documentario possiede una struttura narrativa biografica, immergendosi nel clima sociale degli anni '60 e '70, evidenziando la figura di ricercatore e di sperimentatore musicale e vocale di Demetrio Stratos.
Il documentario biografico si basa su un archivio di immagini, con una struttura narrativa biografica, filtrata dai punti di vista degli artisti e delle persone che hanno condiviso esperienze artistiche con Demetrio Stratos, come i musicisti componenti del gruppo degli Area. Al di là dell'importanza del contesto storico e sociale, il filo conduttore del documentario rimane la sperimentazione musicale e la ricerca vocale, portate avanti da Demetrio Stratos.
Si segnala il convegno tenuto nelle giornate del 16 ottobre 2009 e del 17 ottobre 2009 a Genova al Teatro della Tosse, in cui si sono svolti seminari ed in cui è stato proiettato il documentario. A tale evento hanno preso parte figure rilevanti nella ricerca vocale come Fatima Miranda, la moglie di Demetrio Stratos, Daniela Ronconi Demetriou, oltre a foniatri, musicisti ( Patrizio Fariselli, Paolo Tofani ) e musicologi, tra cui Janete El Haouli. Il convegno è stato completato dai concerti di Paolo Tofani e di Fatima Miranda.

domenica 22 dicembre 2013

Flashmob Natalizio Via Fondazza Social street - 15 dicembre 2013





Il 15 dicembre 2013 la Social street Via Fondazza (Bologna) ha invitato i residenti della strada a ritrovarsi nella piazzetta Morandi. 
Gli invitati non sapevano cosa sarebbe successo. 
I musicisti residenti in strada, che si sono messi in contatto grazie al gruppo Facebook Residenti in Via fondazza Social street, hanno improvvisato un concerto di strada, un modo alternativo per scambiarsi gli auguri. 
I musicisti sono scesi dalle loro abitazioni con i propri strumenti ed hanno percorso la strada eseguendo canzoni natalizie. 
Il coinvolgimento dei residenti è stato incredibile ed inaspettato.




http://www.fondazziani.it/

lunedì 16 dicembre 2013

The Jeff Beck Group Live in Dallas [19-7-1968] Full Show & more








Setlist:
 You Shook Me; 2:36 

Let Me Love You; 7:16 
I Can't Hold Out;12:08 
Beck's Boogie; 17:42 
Sweet Little Angel; 25:26 
Shapes of Things; 30:26 
Hi Ho Silver Lining; 34:42 
Beck's Bolero; 38:07 
My Plimsoul; 43:31 
Oh Pretty Woman; 47:20 
Morning Dew; 52:15
Mother's Old Rice Pudding; 1:03:07 
The Sun is Shining; 1:10:00 
I Ain't Supertitious

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The Jeff Beck Group with Rod Stewart & Ron Wood-Rice Pudding







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THE JEFF BECK GROUP 1968
Recording sessions for the album took place over four days, 14-15 May and 25-26 May 1968

Jeff Beck — guitar
Rod Stewart — lead vocals
Ronnie Wood — bass guitar
Micky Waller — drums
Nicky Hopkins- keyboards/ piano
Mickie Most — producer





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The Jeff Beck Group-Shapes of Things (Rare Color Version and in True Stereo)



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JEFF BECK GROUP
Sunday 3 November 1968
 at GRANDE BALLROOM in Detroit's
 Original Rock and Roll Palace

BAND:
Jeff Beck - guitar
Rod Stewart - vocals
Nicky Hopkins - keyboards
Ron Wood - bass
Mickey Waller - drums

SETLIST:
01 Shapes Of Things
02 You Shook Me & Let Me Love You
03 Blues De Luxe
04 Jeff's Boogie
05 Rock My Plimsoul
06 A Natural Woman
07 Rice Pudding
08 Sweet Little Angel
09 I Ain't Superstitious





















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giovedì 12 dicembre 2013

Nudo nell'arte

nudearte.




martedì 10 dicembre 2013

Frank Zappa plays The Beatles 27/2/88 soundcheck & concert audio










This sort of brings everything around full-circle - for avs002, Frank and pop music in general. Concepts of fame, status quo, the avant garde, parody and tribute all go out the window in time.

I've made the sound clearer, at the expense of some obvious harshness - find the original disc release to check the difference. Other than that, this project was just a labour of love (and made to keep my long-term fans happy).

I don't pretend that all the graphics match the sound - but that careful collection and sequencing had to find some outlet. Till next time...

sabato 7 dicembre 2013

The Allman Brothers Band - Brothers of the Road

venerdì 6 dicembre 2013

Rolling Thunder Revue 1975




è un gigantesco gonzoreportage scritto dal giornalista musicale Larry Sloman, detto Ratso, per documentare la sua esperienza al seguito di uno dei più grandi e discussi eventi della storia della musica popolare del Novecento: il Rolling Thunder Revue, un tour che tra l'autunno del 1975 e la primavera del 1976, portò Bob Dylan in giro per gli States in compagnia di artisti del calibro di Joan Baez, Joni Mitchell, Roger McGuinn, Bobby Neuwirth, Allen Ginsberg e di un gruppo che tra musicisti, fonici, assistenti, organizzatori e altri arrivò a contare una settantina di persone.
Ci sono due modi per parlare di questo libro. Il primo riguarda Bob Dylan e tutto quello che in quei mesi gli è successo intorno, il significato di quel momento nel suo percorso musicale e umano, il suo rapporto con se stesso, con il pubblico e con la celebrità. Il secondo riguarda Ratso, il giornalista, ovvero il punto di vista. E, al contrario di quel che si potrebbe pensare, io credo che l'aspetto più interessante sia proprio il secondo, il lato B, quello che per l'appunto riguarda Larry "Ratso" "Grasso" "Slocum" Sloman, per citare soltanto alcuni dei soprannomi che gli vennero affibiati in quei mesi. Andiamo con ordine, ma prima, una canzone. Direttamente dal 1975, Hard Rain...

Rolling Thunder Revue, 1975, The PosterCome spesso accade quando si parla di Bob Dylan, anche in questo libro, a dispetto delle aspettative, il Re del folk americano resta una figura evanescente, un fantasma che appare e scompare. Così lo vedeva Ratso, apparire e sparire. Apparire sul palco durante le performance, davanti a platee trepidanti, nei duetti con Joan Baez, negli acustici solitari per aprire, e poi, sporadicamente, in hotel e nelle feste dopo i concerti, prima di sparire nel camper, circondato da pochi intimi e difeso da Louie Kemp, veccchi amico, pescivendolo e tour manager. Così lo vede il lettore, ma senza provarne più di tanto la mancanza, perché il grande circo del Rolling Thunder Revue riesce ad andare al di là di Dylan. Questa, in fondo, è la sua vittoria.
Intorno a Dylan e alla carovana del Rolling Thunder Revue, durante le sei settimane che separano il primo concerto, il 30 ottobre del 1975 a Plymouth, dall'ultimo (si parla della prima serie, qualla autunnale), l'8 dicembre al Madison Square Garden di New York, si muove un mondo intero: amici, cantanti, madri, figli, groupie, fanatici, puttane. C'è di tutto. E Ratso, che praticamente per tutto il libro racconta in terza persona mettendosi come personaggio insieme agli altri, parla e incontra tutti, dalla madre di Bob Dylan - con la quale ha una conversazione molto bella nella seconda metà del libro - a Joan Baez, Joni Mitchell e Ronee Blakley, da Lisa, una groupie disposta «a scoparsene quattro» per avvicinarsi a Bob, fino a un fan delirante e potenzialmente pericoloso, che Ratso fa immobilizzare prima di "portare in salvo Sara Dylan" in una scena che somiglia più a un action movie che altro.

Nel racconto di Ratso tutto questo materiale si accavalla e si incrocia con i racconti dei concerti, delle nottate fino alle 5 del mattino passate in camere d'albergo trasformate in set o tra i banconi dei peggiori bar della provincia americana, frequentati da papponi e puttane, prima di crollare, sbronzo di whisky su qualche tavolo da biliardo o, in compagnia di qualche ragazza pescata tra le groupie, nel letto sfatto dei mille hotel girati dal tour. Ma tra le perle raccontate da Ratso c'è anche l'incontro-intervista con il cognato di Jack Kerouac, la visita alla tomba dello scrittore da parte di Bob e di Allen Ginzberg, l'incontro della banda con un santone indiano e molto, molto altro.




Se questo libro ha delle pecche, queste si trovano in alcuni vicoli ciechi narrativi in cui si caccia Ratso, in alcune testimonianze accessorie infila un po' a forza nel racconto. Per il resto, il viaggio che ci fa fare il reporter è un torrente in piena. Perfetto anche negli alti e bassi, nelle vette di entusiasmo e negli abissi di depressione, negli slanci di passione durante i concerti e nei risvegli pomeridiani in hang over, con la testa che scoppia, a chieder un'aspirina a mamma Dylan. Perché il Rolling Thunder è stato anche questo, una lunga montagna russa fatta di salite a toccare il cielo e di discese repentine, a graffiar la polvere, entusiasmi e delusioni, tensioni e pacificazioni. E, come nel miglior circo che si rispetti, se durante lo spettacolo tutti ridono e se la godono, appena i clown si struccano e gli acrobati smontano i trapezi, si sente una gran nostalgia.
C'è tutto questo nel libro di Larry Sloman, detto Ratso, e anche di più. C'è anche un'altra storia, quel famoso Lato B di cui vi parlavo all'inizio e che inizia qui.

Ratso, dicevamo, è un giornalista, ma per molti dei protagonisti di questo libro è anche un amico, o quasi. Lo è per Bob, lo è per Joan Baez, lo è per Sara, la moglie di Bob, lo è anche per Leonard Cohen, che fa la sua apparizione nel racconto quando la carovana approda in Canada per un apio di date. Ora Ratso lo definiremmo un giornalistaembedded, un termine che si può tradurre come "coinvolto". Coinvolto, si potrebbe dire anche sentimentalmente, nella storia di cui vuole raccontare gli sviluppi e i retroscena, il che può essere un vantaggio - e per molti aspetti lo è - ma può anche essere un limite.
Tra le pagine più interessanti di questo gigantesco mosaico messo insieme da Ratso ci sono le infinite discussioni con Flippo, il suo editor a Rolling Stone, che, in lunghe telefonate da New York, mette sotto pressione Ratso e lo accusa di essere accecato dall'amicizia e dai sentimenti e di non andare fino in fondo alla questioni aperte su quel tour, questioni che, al di fuori del palco e della carovana, nel frattempo stavano generando molte critiche. In ballo c'è soprattutto una questione, aperta da un velenoso articolo uscito su Variety intitolato «Sono i soldi che interessano a Dylan? I piccoli locali lasciano spazio alle grandi arene».




Nelson Rolihlahla Mandela 1918-2013




giovedì 5 dicembre 2013

FRANK ZAPPA-THE YELLOW SHARK -- REHEARSAL s






Frank Zappa and Ensemble Modern Alte Oper Frankfurt recorded this Rehearsal on September,16th,1992.Total Timing :36' 14" 





Recorded by Frank Zappa and Ensemble Modern Alte Oper Frankfurt on September,16th,
1992.Total Timing : 36'14" 

martedì 3 dicembre 2013

Frank Zappa - Lonesome Cowboy Nando










In 1987 the italian marine researcher Fernando "Nando" Boero published a paper about a new marine jellyfish discovered in California and named "Phialella zappai" in honor to Frank Zappa, his favourite rocker.
In 1988 Zappa decided to dedicate to Fernando the concert on 8th June 1988 at Genoa, and in particular the song "Lonesome Cowboy Nando", a variation of the most famous "Lonesome Cowboy Burt"

You can read the complete story here:
http://homepage.ntlworld.com/andymurk...

Fernando Boero's paper:
Life cycles of Phialella zappai n. sp., Phialella fragilis and Phialella sp. (Cnidaria, Leptomedusae, Phialellidae) from central California
http://www.tandfonline.com/doi/abs/10...

Video realized using:
http://www.mp32u.net/index.php

mp3 source:
http://siba2.unile.it/ctle/hydro/reso...

Image source:
http://www.nationalgeographic.it/natu...

Frank Zappa & Ensemble Modern - The Yellow Shark (Live 1992 Full Concert)











Frankfurt, Germany, 17 September 1992. Conducted by Peter Rundel & Frank Zappa*
Set list:

1. Overture (1990)*
2. Dog Vreath Variations/Uncle Meat (1983/1992)
3. Outrage at Valdez (1990/1992)
4. Times Beach II (1985)
5. III Revised (1992)
6. The Girl in the Magnesium Dress (1983/1992)
7. Be-Bop Tango (of the old jazz-men's church) (1972/1992)
8. Food Gathering in Post-Industrial America 1992 (1992)*
9. Ruth Is Sleeping (1983/1992)
10. Amnerica (1984/1992)
11. None of the Above part I (1983)
12. Pentagon Afternoon (1992)
13. Times Beach III (1985)
14. Welcome to the United States*
15. Pound for a Brown (1985/1992)
16. Get Whitney (1992)
17. G-spot Tornado (1986/1992)*

lunedì 25 novembre 2013

Cima Grappa



a due tornanti dalla cima ...


giovedì 21 novembre 2013

Che cosa e successo tra mio Padre e tua Madre ? Billy WILDER 1972

mercoledì 20 novembre 2013

Bruce Springsteen - You Never Can Tell ... what a show !

martedì 12 novembre 2013

12 Novembre 1950

martedì 5 novembre 2013

Ry Cooder live in japan 1988





00:00 Low-Commotion
 03:40 Little Sister
 08:00 He'll Have To Go
13:30 Jesus On The Mainline
 19:00 Down In Mississippi
 27:20 Do Re Mi
32:00 Get Rhythm
 36:00 Chain Gang
 42:00 Goodnight Irene





Ry Cooder, Laguna Seca Raceway Monterey, CA 1987





DAVID LINDLEY & RY COODER-EEL RIVER,CA- MUSIC FESTIVAL-FULL ALBUM-1990

lunedì 4 novembre 2013

RY COODER & I MOULA BANDA RITMO ACES

http://ohmytracks.com/#/music/Ry+Cooder+%26+the+Moula+Banda+Rhythm+Aces


This is the complete show from the Catalyst in Santa Cruz in March 1987, featuring Ry Cooder and the Moula Banda Rhythm Aces - as filmed by Les Blank and shown here in the UK on Channel 4's The Late Shift. The film, as far as I know, was never officially released on DVD - and this post is by request (and because YouTube now allows me to upload much bigger files). It's a fantastic set, all of which has already been posted by mbroders. Here, though, you get the lot, including Ry's intro. Enjoy!

Tracklist:

01 Let's Have A Ball
02 Jesus On The Mainline
03 How Can A Poor Man Stand Such Times And Live?
04 Jesus Hits Like The Atom Bomb
05 Down In Mississippi
06 Maria Elena
07 Just A Little Bit
08 The Very Thing That Makes You Rich (Makes Me Poor)
09 Crazy About An Automobile
10 Chain Gang
11 Down In Hollywood
12 Good Night Irene

Line-up:

Ry Cooder - guitar, vocals;
Jim Keltner - drums;
Van Dyke Parks - keyboards;
Jorge Calderon - bass;
Flaco Jimenez - accordion;
Miguel Cruiz - percussion;
Steve Douglas - sax;
George Bohannon - trombone;
Bobby King, tenor;
Terry Evans, baritone;
Arnold McCuller, tenor;
Willie Green Jr, bass 

Ry Cooder - Chavez Ravine (2005)





L'album è il primo di quella che sarebbe divenuta una trilogia di concept album storici che Ry Cooder effettuate nella seconda metà del decennio scorso. Cooder parla di questo album ora come seminare gli inizi di un creativo risveglio: che gli permette di scrivere testi attraverso i portavoce romanzata di archetipi reali della storia moderna. La trilogia è stata completata con My Name Is amici nel 2007, e I, Flathead nel 2008.Gli album combinano politica populista di Cooder, con il suo amore per la musica popolare del 20 ° secolo e hanno fatto di gran lunga le voci più soddisfacenti in discografia già classico di Cooder. Le canzoni del dettaglio album con calore la comunità latina perduta di Chavez Ravine, Los Angeles, e la sua liquidazione da imprenditori privati ​​alla fine del 1950 per l'eventuale costruzione di Dodger Baseball Stadium. E 'una storia affascinante, ma mentre Cooder chiaramente voluto portare a una maggiore sensibilizzazione del pubblico, la musica di questo album crea un memoriale non alla' caduta ', ma per l'ama, le paure, i pantaloni a vita bassa, emarginati, le lotte e le risate che tutto si è svolto in una comunità di persone che vivono.


Tra le tante immagini intraviste dell'album sono giri strani che potrebbe sembrare come deviazioni o vicoli ciechi a fianco la trama centrale.Questa trama coinvolge denuncia maccartista dei leader locali in opposizione ai piani proposti (' Non chiamarmi Rosso '), la venuta dei' apripista (' E 'solo lavoro per me '), il soliloquio del contraente immobiliare (' Nella mia città ') e l'eventuale costruzione dello stadio di baseball (' 3rd Base Dodger Stadium ') per il fatto bulldozer. Questa trama cresce sorprendentemente definito, più si ascolta, ma anche così è evidente che le digressioni tangenziali sono essenziali per il tipo di quadro generale offerto. nel coperchio arte sublime, un Pippo, B-Movie UFO si libra a fianco della macchina reale di laminazione più una vera comunità.L'immagine riflette qualcosa della dell'album ampiamente umana - non solo morbosa - focus. Sull'album, beffardo canzoni sulla coinbox-portando lavandaio cinese (' Chinito Chinito '); marinai pachucos combattono ('Onda Callejera '); sportivi onorevoli denunciato (' Corrido de Boxeo '); madri preoccupate e figlie sconsiderate (' Fifif Muy ' ); Heartbreakers locali (" 3 Cool Cats '); la politica di tendenze ballo (' Los Chucos Suaves '), e gli avvistamenti di UFO (' El UFO Cayo ') condividono tutti la stessa importanza nella rappresentazione della città come la storia di la sua distruzione. Descrizioni dei concept dell'album può suonare aspro e triste, ma questa è una descrizione compeltely inadatto della musica.Chavez Ravine è un lavoro di rabbia, ma la sua impressione generale è quella di influenzare l'umanità. Cooder, ei musicisti Ravine rimanenti poteva rintracciare, ricostruire e rimodellare la comunità dei " "apripista"distrutti. Della trilogia di Cooder di concept album storici, questa prima raccolta di canzoni è di gran lunga il più caldo e commovente. Con i musicisti meno dotati, sarebbe una storia polemica in musica, tuttavia l'album è tutto un insieme di paesaggi viventi - con il senso di malinconia rimanendo un sottofondo, e non infiltrazioni anacronisticamente nella musica. Voglio dire, che questo album è un omaggio alla comunità estinto prima, e una storia della seconda distruzione della città. Ciò detto, è con un stingly sottofondo di amarezza che Cooder scrive i testi per più tenera dell'album, ancora più politicamente canzone audace e spiazzante, ' In My Town '. Sotto la persona del contraente immobiliare, i testi sono un monologo destainful di un visionario idealista guardando dall'alto in basso " città vecchia, città truffatore, città wop, e spic città / paese nero, città baracca, e città di provincia / Dalla mia stanza " .Tuttavia, egli vede " il futuro va "la sua strada : " Non vedi che un edificio di 50 piani / Dove una palma di una volta? ". Da questa apertura malinconico (il suo razzismo curiosamente accompagnato da tasti delicati) la canzone si sposta tono al suo odio degli ostacoli alla sua visione - la comunità. La comunità è un pacchetto di " commie topi ", un fastidio per essere sostituito da" betoniere "e" edifici di 50 piani ":" una città che è piatto "," una città che è pulito ". Concezione del narratore è che la terra non è un luogo dove le persone a costruire la vita, ma creare profitti, che (con poche manovre intelligenti) l'idea obsoleta di proprietà fondiaria può essere superato per far posto alla bella modernità, senza evidenza della bruttezza che giaceva in passato. il finale straziante della narrazione, ' 3rd Base, Dodger Stadium 'smentisce questa filosofia, in forma di voce di un residente ex Burrone, ora " lavora notti, parcheggio auto "presso la stadio che si trova sulla cima della terra in cui è cresciuto su. Il concetto di edificio in cima a una comunità giuridicamente allegata si esprime con una straziante, metafora Stark . Mentre guarda la partita, che vede i giocatori in esecuzione su cui " Johnny Greeneyes aveva la sua bancarella lustrascarpe ". Egli vede la nonna sulla sedia a dondolo ", e" nel mezzo della prima linea di base ", ricorda il luogo della sua " primo bacio (Florencina era sorta) "-" ". se il dozer non avesse preso il mio cortile, che ci si vede l'albero con le nostre iniziali incise Parlando al famoso "uomo di baseball", il quale è chiaramente " ansioso di andare ", l'uomo di una volta da Chávez Ravine gli fa sapere che " se vuoi sapere dove un ragazzo del luogo, come me, viene da: 3rd Base, Dodger Stadium". @ 256

Ry Cooder - Jesus On The Mainline




From "Ry Cooder & The Moula Banda Rhythm Aces: Let's Have A Ball", a film by Les Blank taped at The Catalyst, Santa Cruz, CA on March 25'th 1987. Awesome solo's by George Bohannon and Ry using slide on mandoguitar! (that was a first for me)

Look out for "Delta Time" by Terry Evans & Hans Theessink out Sept. 21. Terry and Hans is joined by Ry Cooder, Bobby King and Arnold McCuller - all from this concert. See "The making of Delta Time" here: http://www.youtube.com/watch?v=HO7B6T...

Comment from MrBillindallas:
Concert was from a two night run - the last of nine total dates on the NorCal tour. Shot on 16mm film with an audio remote truck in the alley. Movie was released in Europe but not in the US. Great band, at one of the best venues in the 'States, the last two nights of the mini-tour they were truly on fire. One venue was so small the band filled the stage and the dance floor. 

Setlist for the two nights in Santa Cruz:


3-24-87 Santa Cruz, CA (the Catalyst): 

Showtime
Little Sister 
Smack Dab In The Middle
Lets Have A Ball
Me and Frank
unknown title [Spanish lyrics]
Hell Have To Go
If Walls Could Talk
Jesus on The Mainline
How Can A Poor Man Stand Such Times & Live?
One Meatball
Atom Bomb
Teeny Weeny Bit of Your Love
Why Dont You Try Me?
Down In The Boondocks
The Things That Make You Rich Make Me Poor
Crazy Bout An Automobile (Every Woman I Know)
encores:
Chain Gang
Down In Hollywood
Goodnight Irene 

3-25-87 Santa Cruz, CA (the Catalyst): 

Smack Dab In The Middle
Lets Have A Ball
unknown title [Spanish lyrics]
Hell Have To Go
If Walls Could Talk
Jesus On The Mainline
How Can A Poor Man Stand Such Times & Live?
One Meatball
Atom Bomb
Teeny Weeny Bit of Your Love
Down In Mississippi
instrumental
The Things That Make You Rich Make Me Poor
Crazy Bout An Automobile (Every Woman I Know)
Chain Gang
Down In Hollywood
Goodnight Irene

Band:
Ry Cooder: guitar, vox
Jim Keltner: drums
Van Dyke Parks: keys
Jorge Calderon: bass
Flaco Jimenez: accordion
Miguel Cruiz: percussion
Steve Douglas: sax
George Bohannon: trombone

Singers:
Bobby King: tenor
Terry Evans: baritone
Arnold McCuller: tenor
Willie Green Jr: bass